Nato nella desolata campagna veneta, vivo a Milano. Dopo aver perso tempo per anni comunicando iniziative culturali e cercando di affermarmi come fotografo, sono approdato al Padiglione d’Arte Contemporanea a organizzare mostre. Le mie uniche droghe si chiamano musica e cinema. Ho dita lunghe con cui suonare il pianoforte e un’attenzione alla forma troppo marcata per non detestare braccia o gambe tatuate e il “niente” all’inizio di un discorso.
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Il sonno della ragione genera mostri (Francisco Goya).