“Ora diamo alle donne gli stessi anni di storia e di errori che hanno avuto gli uomini.”
“Quando mi chiedono — di solito giornalisti o interlocutori maschi — se c’è una differenza tra cervello femminile e maschile per quanto riguarda la scienza, io rispondo che credo di no. Chiedo gentilmente, mentre rispondo, che ci sia dato lo stesso numero di anni, di storia, di errori, per poter rendere palese che non solo non c’è alcuna differenza, ma che il tempo, le possibilità e il contesto sono parte del cervello.” Chiara Valerio.
Quella opportunità che ci è mancata praticamente per quasi tutta la storia dell’umanità.
Motivo per il quale le donne non sono presenti nei libri di storia.
Però c’erano gli uomini, e “alcuni di essi erano Geni”. E Santi.
Ho voluto approfondire e andare alla ricerca delle incontrovertibili verità che hanno dispensato nel corso dei secoli.
“Così è naturale per il maschio e la femmina; l’uno è superiore, l’altra inferiore; l’uno governa, l’altra viene governata”, Aristotele, filosofo. Uomo di pensiero!
“La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all’uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo.” Paolo di Tarso. San Paolo, già.
“Che follia chiedere l’uguaglianza. per le donne! […] Esse sono solo macchine per la produzione di figli.” Napoleone. Si considerava un intellettuale.
“Mi sono sempre stupito che si permettesse alle donne di entrare nelle chiese. Che conversazione possono mai avere con Dio?” Baudelaire, poeta, 1860. “Genio sregolato!”
“Certe donne si dovrebbero picchiare a intervalli regolari, come gong.” Coward, commediografo, 1930. Sapete qual è la traduzione dall’inglese di “coward” sostantivo? “Codardo”.
“Come in ogni altro campo, nella scienza occorre spianare la strada alle donne. Eppure non lo si prenda male se considero i possibili risultati con un certo scetticismo. Mi riferisco a certi ostacoli nel sistema femminile che dobbiamo considerare dei dati di natura e che ci impediscono di applicare alle donne gli stessi criteri di aspettativa.” Albert Einstein, fisico, 1950. Purtroppo.
“La donna non è niente più che alcune parole scritte da un ragazzino in un cesso pubblico.” Bukowski, scrittore, 1969. Eclatante esempio di superiorità.
“Perché regalare orologi alle donne? Quello del forno gli basta e gli avanza.” Enzo Cortese, sacerdote, 1970. Timorato di Dio.
“Non meritano pietà le donne: sono troppo beate di essere stupide e ignoranti, di delegare gli uomini a pensare anche per loro – o le altre donne, madre in testa. Piene di inveterati rammendi che le sceme chiamano “essere femminili”. Aldo Busi, scrittore, 1988. Autorevole figuro. Pensavo meglio.
“Le donne sono nate per soffriggere”. Gianni Boncompagni, regista, 1990. L’artista.
“Un uomo normale guarda il bel c..o di un’altra donna e forse ci prova anche. Poi, se ci riesce… se poi non ci riesce, prende e torna a casa.” Bandecchi, sindaco di Terni, gennaio 2024. “Tutti gli italiani maschi mi hanno capito…”
Ma loro sanno di che parlano. Sono Geni. Dopotutto, alcuni di loro li ritroviamo sui libri scolastici.
Affascinata da tutto ciò mi sono recata alla Casa Internazionale delle Donne di Roma, all’evento Feminism – Fiera Internazionale dell’Editoria delle Donne per condividere il verbo.
Autrici da tutto il mondo hanno dato luogo a focus, dibattiti e presentazioni: una boccata d’aria fresca.
Si staranno rigirando nelle tombe le illustri personalità passate a miglior vita citate in precedenza; per gli ancora presenti, i vivi, solo assenza.
Ex reclusorio femminile, la Casa delle Donne è oggi uno spazio accogliente che trasuda rivalsa e alleanza.
Un labirinto (è grande, molto grande!) di storie per un percorso narrativo che vada oltre gli stereotipi. Siamo nel 2024, e su!
Anche in questo caso in avanscoperta, l’anno prossimo chissà.
Anna
Fonti: dal web